ORDINE
DEI DOTTORI COMMERCIALISTI DI NAPOLI
COMMISSIONE
DI STUDIO " CRISI DELL'IMPRESA "
IL
RUOLO DEL CURATORE FALLIMENTARE
TRA ESIGENZE DI GIUSTIZIA E PARTI SOCIALI COINVOLTE
Napoli,
25 febbraio 2002 ore 9,30
Complesso monumentale S. Maria La Nova
Presentazione
Durante
la recente inaugurazione dell'anno giudiziario nel distretto
partenopeo abbiamo assistito alla consueta sequela di numeri
e di statistiche rappresentative dello stato della giustizia
nel nostro territorio. Particolare attenzione è stata
dedicata ai numeri riguardanti le procedure fallimentari I
procedimenti attualmente pendenti sono 11.165 contro gli 11.054
pendenti all'inizio dell'anno giudiziario. Le istanze di fallimento
sono 2.710 contro 2.384 dell'anno precedente (Fonte-Il Denaro).
Le cifre esposte danno un'idea solo parziale di quanto sia
rilevante il fenomeno della crisi d'impresa in un territorio
che registra un tasso di crescita economica ben lontano dalla
media nazionale. La rilevanza del fenomeno, oltre che negli
uffici giudiziari, esplica i suoi effetti in diverse direzioni.
Sul piano sociale con la distruzione degli equilibri familiari
degli sfortunati imprenditori , spesso all'origine di fenomeni
più gravi come l' usura o l'arruolamento nelle fila
della criminalità organizzata. Sul sistema bancario
con il progressivo peggioramento del rating creditizio territoriale.
Sui mercati di approvvigionamento con il progressivo peggioramento
delle condizioni di acquisto delle PMI locali. Sui livelli
occupazionali, con la perdita di migliaia di posti di lavoro
difficilmente recuperabili sul territorio. Impatto occupazionale
negativo che favorisce la ripresa dell'emigrazione verso le
regioni del Centro Nord con conseguente ulteriore peggioramento
della domanda.
Dietro ognuna di quelle undicimila imprese fallite vi è
un soggetto che , per espressa previsione normativa, deve
occuparsi della sorte degli interessi di coloro i quali, a
vario titolo, sono coinvolti nella procedura : il curatore
fallimentare. Su di esso si concentrano le attenzioni dei
diversi portatori di interesse. Egli deve intanto gestire
questi rapporti spesso in condizioni ambientali difficili
e dinanzi ad animi esasperati dalle circostanze. Soprattutto
nella fase iniziale, inoltre, deve compiere in brevissimo
tempo indagini anagrafiche e patrimoniali quasi sempre complesse
ed impegnative. Sono richieste, successivamente , nel corso
della procedura capacità professionali e competenze
operative che spaziano dall'economia aziendale alla procedura
penale, dal diritto del lavoro alla tecnica bancaria ed alla
procedura civile.
Al contrario, presso l'opinione pubblica il curatore fallimentare
non gode dell'apprezzamento che merita proprio in funzione
dei diversi impegni e delle innumerevoli responsabilità
che caratterizzano la sua attività. Senz'altro ad offuscarne
l'immagine hanno contribuito episodi e fatti di cronaca avvenuti
nei decenni scorsi e culminati con le note vicende del 1995.
Ebbene per le nuove leve di professionisti che svolgono tale
attività, con particolare riguardo ai dottori commercialisti,
il 1995 può essere considerato l'anno zero dei curatori
fallimentari napoletani. Da un lato per una serie di profondi
cambiamenti strutturali ed organizzativi posti in essere dagli
Uffici Giudiziari napoletani e segnatamente presso il Tribunale
di Napoli , dove grazie all'opera del Presidente Renato Lipani
, si è passati in tempi relativamente brevi da una
struttura composta da 6 giudici ed una sola cancelleria collocati
in spazi ristrettissimi a quella attuale con 14 giudici e
4 cancellerie in ambienti decisamente più adeguati
e confortevoli. Si aggiunga che tra i giudici della sezione
vi è il magistrato referente per l'informatizzazione
dell'intero Tribunale nonché per l'avvio del processo
telematico - il dott. Eugenio Forgillo - e si comprende che
passi da gigante sono stati fatti rispetto a soli 10 anni
addietro quando lo smarrimento dei fascicoli e dei più
importanti documenti era considerata la norma. D'altro canto
si deve rimarcare l'opera di formazione e di arricchimento
culturale avviata dal Consiglio dell'Ordine dei Dottori Commercialisti
di Napoli dal 1996 ad oggi. Circa 800 dottori commercialisti
svolgono l'attività di curatore fallimentare presso
il Tribunale di Napoli , pari all'80 per cento. 500 tra dottori
commercialisti e praticanti hanno partecipato ai corsi per
curatore fallimentare organizzati dalla Commissione Crisi
dell'Impresa dell'Ordine dei Dottori Commercialisti di Napoli,
conseguendo un attestato di partecipazione che spesso si è
rivelato determinante per l'assunzione dei primi incarichi.
Oltre 1200 ore di formazione specialistica in materia fallimentare
realizzate in sette anni sui diversi aspetti che caratterizzano
una procedura fallimentare completano il quadro delle risorse
e dell'impegno profuso dal locale Consiglio dell'Ordine per
riaccreditare quell'immagine offuscata del curatore fallimentare.
Un cenno merita infine l'annunciata riforma delle procedure
concorsuali. Pur lasciando molti principi inalterati a livello
operativo, ridisegna il "ruolo" del curatore, a
cui si chiede, nella veste di commissario, di pervenire, al
risanamento dell'impresa, ove esso è possibile ed al
verificarsi di determinate condizioni.
In occasione del Convegno, viene presentato il Manuale del
curatore fallimentare - edizione 2002. Strumento operativo
di supporto all'attività riveduto ed ampliato rispetto
alla prima edizione del 1998. La sua realizzazione è
stata possibile per la fattiva collaborazione dei colleghi
della Commissione Crisi dell'Impresa coordinati dal Presidente
Francesco Marrone e puntualmente assistiti dal Segretario
Gianfranca Maltese. Determinante per la buona riuscita del
lavoro l'autorevole collaborazione dei magistrati della sezione
fallimentare. Doveroso, a nome dell'intera categoria , un
sentito ringraziamento per il lavoro realizzato che contribuirà
ad accrescere il prestigio dei Dottori Commercialisti di Napoli.
Il Delegato del Consiglio
Dott. Domenico Posca
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Convegno
IL RUOLO DEL CURATORE FALLIMENTARE
TRA ESIGENZE DI GIUSTIZIA E PARTI SOCIALI COINVOLTE
Programma
Registrazione
partecipanti
Saluti
Dott.
Luigi Martone
Presidente Corte d'Appello di Napoli
Dott.
Giovanni De Rosa
Presidente del Tribunale di Napoli
Dott.
Francesco Serao
Presidente Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti
Dott.
Enricomaria Guerra
Presidente Ordine Dottori Commercialisti di Napoli
Presentazione
Dott.
Domenico Posca
Delegato del Consiglio alla Commissione Crisi dell'Impresa
Dott.
Francesco Marrone
Presidente Commissione Crisi dell'Impresa
Dott.
Renato Lipani
Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Napoli
Interventi
Pres.
Dott. Domenico Mazzocca
Dott.
Felice Di Persia
Proc.Agg. Coordinatore DDA Procura della Repubblica presso
il Tribunale di Napoli
Dott.
Massimo Amorosini
Segretario Provinciale CISL
Dott.
Enrico Caria
Giudice Sezione Fallimentare Tribunale di Napoli
Coffee - break
Dott.
Maurizio Maddaloni
Presidente ASCOM - Confcommercio
Dott.
Eugenio Forgillo
Giudice Sezione Fallimentare Tribunale di Napoli
Prof.
Amedeo Bassi
Ordinario di Diritto Fallimentare
Conclusioni e dibattito
Distribuzione ai partecipanti del Manuale del Curatore
Fallimentare
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